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LE PAGELLE DEL 2012, GLI ADDETTI AI LAVORI. PROMOSSI CARAFOLI E MIELI, BOCCIATI CASCHETTO E RUFFINI

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Laura Carafoli

10 a Laura Carafoli (Vice President Content and Programming di Discovery Italia). Nel 2012 al rinnovato successo di Real Time – che si è aperta a nuovi azzeccati volti -, si è affiancato quello di DMAX; eccellenti performance che hanno fatto rumore mettendo anche in evidenza le pecche dei competitor (citofonare in casa Sky/Cielo).

9 a Fabrizio Salini (Direttore Canali Intrattenimento e Factual Switchover Media). Il dopo Sky poteva essere tutto in salita, ma il manager ha saputo imporsi anche nella meno blasonata e opulenta Switchover Media dove i lanci di Giallo e di Focus sono risultati più fortunati del previsto.

8 Lorenzo Mieli (Managing Director Fremantle Media Italia). Con il suo arrivo, Fremantle – forte di una library forse unica al mondo – è tornata prepotentemente sul mercato. Merito di programmi ad alto impatto come Italia’s got talent e X Factor (in tandem rispettivamente con Fascino e Magnolia), The Apprentice e Ginnaste. E anche il flop di Per Tutta la vita ha comunque riaperto un dialogo, interrotto da tempo, con la Rai che conta.

8 a Lucio Presta (Fondatore di Arcobaleno Tre). Sanremo, Celentano, Benigni e persino Amici di Maria de Filippi: dove mette il suo zampino c’è odore di successo. Dovrebbe, però, imparare ad incassare meglio le critiche anche quando – come spesso accade – sono ingiuste ed eccessive.

7 ad Andrea Scrosati (Executive Vice President, Cinema Entertainment & Third Party Channels di Sky Italia). Mago della comunicazione, sa come far sembrare oro tutto ciò che Sky tocca. Chissà cosa succederà quando pubblico e critica impareranno a leggere i dati auditel del satellite e a valutare il peso dei social network nella maniera giusta.

6 al duo composto da Annamaria Tarantola e Luigi Gubitosi (rispettivamente Presidente e Direttore Generale Rai). La loro mission è nobile ma al momento, a parte qualche taglio e tante, troppe, parole retoriche abbiamo visto ben poco. Che poi ci spiegassero perchè dei manager, che devono guardare in primis al bilancio, appoggiano la chiusura dell’Isola dei Famosi.

5 a Giancarlo Leone (ex Direttore Intrattenimento Rai). Tra flop, progetti mai partiti e interazioni con le reti poco proficue, la direzione Intrattenimento è stata un fallimento. La decisione da parte della Rai di cancellarla repentinamente è apparsa comunque bizzarra dopo averla fortemente voluta.

5 a Massimo Donelli (ex direttore di Canale 5, La5, Mediaset Italia, Mediaset Extra). Nel 2012 la sua avventura al timone di Canale 5 si è conclusa senza troppi clamori. Non gli si perdona il troppo spazio dato all’infotainment, i cambi continui di palinsesto, le dichiarazioni azzardate e l’ostinazione su alcuni volti e programmi. L’impressione è che comunque il suo raggio d’azione negli anni sia stato non poco limitato. Nel 2012 il palinsesto de La5 ha, invece, cominciato ad assumere una sua identità.

4 Giorgio Gori (ex consigliere d’amministrazione di Zodiak Media, fondatore di Magnolia). Ha abbandonato la televisione, di cui era maestro, per la politica ottenendo esiti ben diversi: Matteo Renzi ha perso le primarie mentre lui a sorpresa è stato bocciato alle primarie come parlamentare. Che cosa farà ora?

3 a Luca Tiraboschi (Direttore Italia1 e Italia2). Tralasciando Italia1, per la cui direzione ha le attenuanti del budget e del coordinamento palinsesti, il direttore bergamasco ha clamorosamente fallito con Italia2. La rete all digital, malgrado il traino della sorella maggiore, non è riuscita ad imporsi. A nulla, al momento, sono valsi gli schizofrenici cambi alla programmazione.

2 a Paolo Ruffini (Direttore La7). Checchè se ne dica, guidare La7 non è facile e non si è certamente in una botte di ferro come a Rai3. Lo sa bene Paolo Ruffini che ha collezionato un’incetta di flop, molti dei quali prevedibili o che hanno avuto ad oggetto suoi vecchi pupilli (Raznovich e Dandini).

1Pasquale d’Alessandro (ex Direttore di Rai2). D’accordo, ha dovuto combattere con una situazione competitiva molto più complicata avendo meno tempo e poteri (vedi direzione intrattenimento) dei suoi predecessori, ma della sua direzione a Rai2 rimarrà ben poco.

0 Beppe Caschetto (fondatore Itc 2000 e Itc Movie). Dai flop di Luca e Paolo e Cristina Parodi a quelli – nelle duplici vesti di produttore e agente – di Geppi Cucciari, Enrico Bertolino e Fabio Volo, senza contare personaggi come Enrico Papi e Alessia Marcuzzi fermi al pit stop, per il potentissimo agente bolognese il 2012 è da dimenticare su più fronti.

[Qui le pagelle 2012 dei volti noti]


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