
Fabrizio Salini
L’AD del servizio pubblico, Fabrizio Salini, è stato invitato con “cortese sollecitudine” a presentarsi in Vigilanza Rai. Tradotto: la chiamata è urgente. A convocare il top manager di Viale Mazzini è stato il Presidente della Bicamerale, Alberto Barachini, dopo il richiamo dell’Agcom per il rispetto del pluralismo informativo in vista delle europee e dopo la conferma ufficiale sulla prossima approvazione del piano industriale da parte del direttore della Tgr, Alessandro Casarin.
Al centro dell’audizione ci sarà innanzitutto il tema del pluralismo informativo, che Barachini ha ribadito facendo riferimento anche ai riscontri giunti alla Vigilanza “per il tramite dell’Osservatorio di Pavia” sulla presenza di esponenti politici in varie trasmissioni. L’AD sarà inoltre tenuto ad aggiornare la bicamerale sul piano industriale e sui suoi effetti.
“Come le è noto – si legge nella convocazione inoltrata a Salini – l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha richiamato l’Azienda a rispettare il pluralismo nell’informazione, in particolare in vista dell’imminente campagna per le elezioni europee, regionali e amministrative. A questo riguardo è anche pervenuta alla Commissione una serie di riscontri, per il tramite dell’Osservatorio di Pavia, sui dati monitoraggio in merito alla presenza di esponenti politici in varie trasmissioni televisive, riferiti dall’onorevole Mulè nella riunione dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, tenutasi il 13 febbraio. Inoltre sono ormai confermate le notizie sull’approvazione a breve del piano industriale della Rai da parte del consiglio di amministrazione. A nome della Commissione che ho l’onore di presiedere le richiedo pertanto con cortese sollecitudine la disponibilità ad una sua audizione, con particolare riferimento alle questioni sopra richiamate“.
Il richiamo dell’Agcom a cui si fa riferimento è quello arrivato alla Rai nei giorni scorsi, in cui l’Autorità – monitorando i dati sul mese di gennaio – ha “verificato la non piena osservanza” di una raccomandazione espressa in precedenza.
“Per quel che concerne la concessionaria pubblica, l’Autorità, esaminati i dati di monitoraggio riferiti al mese di gennaio 2019, ha ritenuto che la programmazione informativa delle testate Rai non si sia del tutto uniformata a quanto evidenziato con la raccomandazione dello scorso dicembre, sotto il profilo della completezza informativa e del contraddittorio“
si legge nel richiamo dell’Authority, che aveva evidenziato “talune criticità in relazione al programma TGPost (Rai due) del 21 febbraio 2019“, ossia nella puntata in cui Matteo Salvini era ospite.